Vitamina C: la vitamina della salute

Il freddo è arrivato e con sé porta raffreddore, mal di gola, febbre, bronchite, e come tutti ben sanno è importante assumere tanta vitamina C per scongiurare i malanni di stagione.

La vitamina C, anche detta acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile, cioè in acqua si scioglie e perde le sue capacità nutritive. E’ particolarmente importante per la sua azione antiossidante proteggendo l’organismo dai radicali liberi. Inoltre contribuisce alla riduzione della stanchezza e affaticamento, allo svolgimento delle normali funzioni fisiche e al funzionamento del metabolismo energetico. Coopera al funzionamento del sistema nervoso, alla formazione del collagene per il corretto funzionamento dei vasi sanguigni, delle ossa, delle cartilagini, dei denti, delle gengive, della pelle e aumenta l’assorbimento del ferro.

Purtroppo il nostro corpo non produce Vitamina C, per questo è fondamentale assumere attraverso il cibo la quantità giornaliera necessaria all’organismo. Per farlo bisogna consumare almeno tre porzioni di frutta al giorno come agrumi, kiwi, fragole, ribes, e tante verdure e ortaggi, freschi e preferibilmente crudi, in particolare pomodori, peperoni, broccoli, rucola, cavolfiori, cavolo, spinaci.
L’assunzione corretta della vitamina C non solo ci rende meno vulnerabile alle infezioni, ma può alleviare i sintomi, agendo come un vero e proprio antivirale naturale.

Quanta vitamina C bisogna assumere ogni giorno?

I livelli di assunzione raccomandata su base giornaliera secondo i LARN(Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti) variano da 35 a 105 mg a seconda delle fasce d’età. Condizioni particolari, come gravidanza, allattamento, convalescenza o forti stress, ne modificano il fabbisogno.
Pur essendo una vitamina così potente dal punto di vista delle proprietà, è però molto delicata ed è quella che va maggiormente incontro a degradazione.

Per questo è molto importante sapere quali sono i “nemici” della vitamina C e osservare alcune regole per preservare l’integrità dei suoi benefici:

•  Il calore: è una sostanza termolabile, questo significa che il suo contenuto nei cibi diminuisce o svanisce completamente quando cotta, a temperature anche basse;
•  L’acqua: la vitamina C fa parte del gruppo di vitamine idrosolubili, cioè solubili in acqua. Ciò significa che quantità d’acqua eccessive impoveriscono le riserve organiche di vitamina C negli alimenti. Ad esempio, tagliando l‘insalata prima di lavarla o lasciandola a lungo nell’acqua del lavaggio, buona parte della vitamina C si perderà nell’acqua;
•  L’ossigeno e luce: la vitamina C contenuta negli alimenti si deteriora rapidamente anche con l’esposizione all’aria e alla luce;
•  Il fumo inibisce l’assorbimento della vitamina, per cui chi fuma deve assicurarsi di assumerne una maggiore quantità rispetto ai non o agli ex fumatori;
•  I sulfamidici aumentano l’eliminazione della vitamina C attraverso le vie urinarie di due o tre volte rispetto alla quantità normale;
•  Il bicarbonato di sodio crea un ambiente alcalino che distrugge la vitamina;
•  La cottura degli alimenti effettuata in contenitori di rame distrugge la vitamina C contenuta nei cibi.

La vitamina C è un toccasana per la nostra salute, fanne buon uso!

 

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