Secondo le linee guida per una corretta nutrizione, si dovrebbero consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, importantissime fonti di fibre, vitamine e sali minerali.
Gli ortaggi, essendo una famiglia molto eterogenea di alimenti, contengono elementi nutritivi in proporzioni differenti l’uno dall’altro, ma condividono alcune caratteristiche:
– Sono ricchi di acqua, in genere ne contengono dall’ 85% al 95%
– Forniscono fibre, sia solubili che insolubili, che contribuiscono alla salute intestinale
– Sono poveri di grassi, forniscono pochissime calorie, perciò se ne possono consumare in quantità anche in un regime ipocalorico
– Sono fonti di minerali (calcio, fosforo, potassio, magnesio, ferro) e vitamine (carotenoidi come vit A, vit C e acido folico)
Tuttavia, con lo stile di vita odierno, non sempre si ha la possibilità di comprare verdure di stagione, fresche, per motivi di tempo e praticità. Ecco allora che si ricorre al surgelato, disponibile nei banchi freezer di ogni supermercato.
Cosa sappiamo della surgelazione?
Spesso vi è la convinzione diffusa che il ‘surgelato’ sia peggiore del “fresco”, in termini di qualità organolettiche e valori nutrizionali.
In realtà la surgelazione, a differenza della congelazione casalinga, è un processo molto efficiente, che si esegue in tempi ultrarapidi, nel quale si raggiungono temperature molto basse (almeno -18 °C) fino al cuore dell’alimento.
Essendo un procedimento molto rapido, nonostante gli ortaggi contengano un’importante percentuale di acqua, viene impedita la formazione di grossi cristalli che ne danneggerebbero le cellule, in quanto l’acqua presente all’interno dell’alimento si trasforma velocemente in micro-cristalli. In questo modo non viene compromessa la consistenza della polpa e non si verifica nessuna perdita dei succhi e delle componenti nutritive, che restano praticamente inalterate.
La surgelazione non può impedire del tutto il deterioramento degli alimenti, ma riesce a rallentarlo, bloccando l’attività enzimatica, responsabile dei sapori sgradevoli, della perdita di colore e della diminuzione degli elementi nutritivi. Inoltre, il prodotto si mantiene stabile perché, a queste temperature, i microrganisminon possono riprodursi e causare alterazioni.
Surgerlato o Fresco?
Il valore nutrizionale delle verdure surgelate è quindi paragonabile a quello degli alimenti freschi. Un prodotto acquistato al mercato, fresco, di stagione, ma poi dimenticato nel frigo e consumato dopo qualche giorno, avrà sicuramente una perdita di quelle che sono le componenti nutrizionali. Questo anche perché la catena di distribuzione dei prodotti freschi necessita spesso di diverse ore di trasporto e stoccaggio per rendere questi prodotti disponibili al consumatore, che a sua volta potrebbe non consumarli appena acquistati, favorendo una possibile perdita di parte dei nutrienti.
Non ci sono più scuse, consumare una porzione di verdura a pranzo e cena è d’obbligo, siano esse fresche o surgelate!