Amatissimo nella cucina mediterranea il rosmarino è il signore incontrastato degli orti e dei giardini officinali. Oggi viene coltivato in Piemonte, Liguria e Lombardia ma il migliore resta ancora quello che cresce spontaneo lungo le coste. Il rosmarino, è tra le erbe da cucina più usate fin dall’antichità. Fresco o essiccato, conserva e sprigiona sui cibi il suo profumo intenso e il suo sapore dolce-amaro.
Scopriamo insieme le sue infinite proprietà:
- Grazie alle sostanze racchiuse nell’olio essenziale infonde calma e rafforza la memoria;
- È un ottimo tonico infatti esercita sull’organismo azione stimolante e fortificante;
- Agisce come antidolorifico, antispastico ed antinfiammatorio;
- È antisettico, antibatterico ed antiparassitario, svolge azione protettiva dunque, anche in caso di malattie infettive.
Gli effetti dei principi attivi del Rosmarino sono particolarmente evidenti a livello gastrico e intestinale: la pianta possiede spiccate proprietà digestive, aromatiche e carminative che favoriscono l’espulsione dei gas intestinali. È indicato inoltre nel reflusso esofageo, quando cioè si verifica un passaggio di succo gastrico acido, o anche di bile, nell’esofago.
È un ottimo tonico anche per le persone anziane, stimolante dell’appetito; il suo utilizzo favorisce una buona risposta anche in caso di atonia gastrica.
Agisce come eutrofizzante intestinale, migliorando lo stato di salute generale dell’apparato; stimola la peristalsi e al tempo stesso calma gli spasmi della muscolatura liscia. Questa azione antispastica è attribuita in particolare all’attività del borneolo, un principio attivo contenuto nell’olio essenziale
Esso è un valido tonificante nervino: è indicato in caso di tensione nervosa e nelle forme depressive, anche associate a stati di debilitazione.
Il Rosmarino svolge una benefica azione sulla ghiandola epatica: è coleretico, colagogo e colecistocinetico, stimola cioè la funzionalità del fegato e l’escrezione della bile. Grazie a queste proprietà si utilizza con efficacia nelle patologie del fegato e della colecisti in generale. La sua azione stimolante agisce anche sulle vie urinarie: favorisce la diuresi ed è quindi indicato in caso di insufficienza renale.
Consigli
La pianta non risulta tossica, se assunta alle dosi terapeutiche consigliate. Un abuso determina invece effetti pericolosi sull’organismo: sono possibili disturbi gastrointestinali e alle vie urinarie; può anche risultare convulsivante e causare insonnia se utilizzata nelle ore serali.
Il rosmarino esercita inoltre la sua efficace azione curativa sotto forma di diverse preparazioni, sia per assunzione orale che in applicazioni esterne.
Questa pianta si presta a insaporire molti piatti. Il suo utilizzo in cucina è consigliato anche perché favorisce la digestione dei grassi, in virtù delle spiccate proprietà digestive e dell’azione specifica a livello epatico.
Il rosmarino migliora anche la conservazione dei cibi perché agisce come un vero e proprio antiossidante naturale; questa caratteristica è dovuta alla presenza di sostanze quali diterpeni e acido rosmarinico.