Il diabete mellito di tipo I (DMT1) è una patologia cronica autoimmune caratterizzata dalla mancanza di secrezione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas. Senza insulina, l’organismo non è in grado di utilizzare il glucosio, di conseguenza si verifica una incontrollabile iperglicemia. L’unico trattamento possibile è la terapia sostitutiva insulinica, che garantisce il raggiungimento di un buon controllo glicemico; inoltre, piani nutrizionali e programmi di attività fisica personalizzati costituiscono un importante strumento coadiuvante la terapia.
Numerosi studi scientifici evidenziano infatti il ruolo fondamentale dell’attività fisica nel migliorare lo stato di salute, non soltanto a livello di popolazione generale, ma specificamente nelle persone affette da svariate patologie, tra cui il diabete.
Tuttavia, nella persona con DMT1 che pratica attività fisica sono necessari alcuni accorgimenti, in quanto si possono verificare rischiosi episodi di ipoglicemia o iperglicemia.
Una glicemia troppo elevata può rendere sconsigliabile intraprendere l’attività fisica.
Un altro aspetto che non bisogna sottovalutare è la possibile insorgenza di ipoglicemia che può verificarsi durante l’esercizio fisico oppure alcune ore più tardi. In quanto può succedere che una quantità di glucosio consumata durante l’attività fisica non venga rimpiazzata e la glicemia si abbassa pericolosamente.
Quali sono le migliori tipologie di attività sportive per soggetti diabetici?
Le attività migliori sono quelle aerobiche, di intensità medio-bassa (40-60% della massima frequenza cardiaca), regolari, continuative, prevedibili nello svolgimento e in cui ci siano delle pause, meglio se tutti i giorni alla stessa ora, questo per avere una maggiore regolarità dei pasti e degli esercizi. Rispettano queste caratteristiche jogging, ciclismo, nuoto, ma anche sci, golf e vela.
Le attività da sconsigliare sono invece tutto ciò che è estremo, rischioso o imprevedibile, come sport da combattimento, nel quale si possono verificare cadute improvvise o colpi; considerato che i soggetti diabetici soffrono di angiopatia, ossia i capillari si rompono facilmente, hanno un maggior rischio di ferirsi gravemente. Di conseguenza, alpinismo, paracadutismo, sport motoristici, e immersione non sono ritenute attività idonee per soggetti affetti da questa patologia.
Consigli pratici:
- informare sempre gli allenatori o le persone con cui si pratica lo sport della propria condizione
- tenere a portata di mano zucchero e carboidrati semplici (nel caso di uno svenimento per far riprendere in fretta la persona da ipoglicemia)
- non iniettare insulina nelle parti del corpo coinvolte nell’esercizio (es. tennista: non nel braccio, perché aumenta la circolazione del sangue e può cambiare l’effetto dell’insulina, che si inattiva)
- effettuare sempre un monitoraggio glicemico prima e dopo l’esercizio, (identificare il momento in cui è necessario modificare il dosaggio insulinico o il consumo di cibo, oppure la variazione della risposta glicemica in funzione dell’intensità o tipologia di esercizio).
- controllare il consumo dei vari alimenti, perché a seconda di quello che si mangia si possono riscontrare effetti diversi sulla prestazione.
Sport e alimentazione nel diabetico:
Per quanto riguarda nello specifico la scelta dei cibi, la nutrizione dello sportivo diabetico non si discosta molto da quella della popolazione generale, sebbene si debba prestare maggior attenzione al fine di tutelare la salute dell’atleta stesso.
Gli obiettivi di una corretta alimentazione nel soggetto diabetico che pratica attività fisica sono quelli di mantenere uno stato ottimale di idratazione, di costituire riserve epatiche e muscolari di glicogeno adeguate, di prevenire la condizione di ipoglicemia e di ridurre le situazioni che possono creare disturbi gastrointestinali.
Inoltre è molto importante scegliere gli alimenti più corretti a seconda del differente timing:
PRIMA DELLA GARA: pasto a base di carboidrati complessi non meno di 3h prima, e 15-20minuti prima consumare succhi di frutta o bevande glucidiche.
DURANTE LA GARA/ALLENAMENTO: va sempre tenuta controllata la glicemia, se va al di sotto di alcuni valori bisogna consumare carboidrati, come barrette o bevande con contenuto noto di carboidrati; altrimenti se la glicemia non richiede un rapido incremento si possono usare soluzioni ipotoniche, oppure maltodestrine.
DOPO LA GARA: “recovery meal” soluzioni glucosate ipotoniche, bere a piccoli sorsi, se si verifica formazione di corpi chetonici è consigliabile bere latte, centrifugati di frutta o verdura.
In generale, un’alimentazione ricca in vegetali, frutta e cereali, garantisce il giusto apporto di vitamine, sali minerali e fibre, evitando l’utilizzo di particolari integratori.