Curcuma: un rimedio naturale

La  curcuma è una spezia di colore giallo, la cui pianta appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae (la stessa dello Zenzero), comunemente conosciuta con il nome di “ zafferano d’India”, anche se le sue origini sono cinesi. Della curcuma si utilizza la radice, importante per i suoi effetti benefici. La curcuma può essere utilizzata per poter preparare delle bevande o come spezia di condimento.

Della curcuma si conoscono soprattutto le proprietà anti-infiammatorie, infatti risulta che sia efficace per il trattamento delle infiammazioni articolari, dell’artrite reumatoide e dell’osteoartrite.

Oltre agli effetti anti-infiammatori, la radice della curcuma può essere utilizzata nel trattamento del diabete di tipo 2 in quanto riduce l’insulino-resistenza. Essa abbassa i livelli di colesterolo in circolo ed è anche in grado di ridurre le placche a livello cerebrale migliorandone il flusso di ossigeno. Infatti questa spezia sembra avere effetti positivi nei confronti di malattie come il morbo di Parkinson e di Alzheimer.

La curcuma facilita la digestione poiché stimola la cistifellea alla produzione di bile, ripartendo i grassi alimentari, ed è quindi ideale per il mantenimento di una buona forma fisica.

Delle tante proprietà della radice, si può affermare che riduca il rischio di insorgenza di malattie epatiche in quanto la curcuma è riconosciuta come un depurativo naturale per il fegato. Quindi riducendo le tossine, viene migliorata la circolazione sanguigna.

La curcuma viene utilizzata anche in condizioni infiammatorie della pelle, come nella psoriasi. Inoltre è capace di stimolare il sistema immunitario grazie alle proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche di una sostanza, la lipopolisaccaride in essa contenuta. Un sistema immunitario forte e che funziona bene riduce le probabilità di contrarre influenza, raffreddore e tosse.

I benefici della curcuma risiedono nel suo principio attivo: la curcumina. Tuttavia la curcumina, assunta con i cibi, ha una biodisponibilità molto bassa, ciò significa che solo una piccolissima percentuale del principio attivo viene assorbito e distribuito nell’organismo, il resto viene eliminato attraverso le urine.

Consigli e controindicazioni

Considerato che l’emivita dopo somministrazione orale varia dalle due alle otto ore, è auspicabile l’assunzione di curcumina in dosi multiple (3 o 4) durante la giornata.

La curcuma è una spezia che si può acquistare sia sotto forma di radice, sia in polvere. Comprarla in polvere è più semplice e pratico, anche per quanto riguarda la conservazione.

Le dosi normalmente consigliate variano da 400 a 800 mg, da ripetere tre volte al giorno. Se ne consiglia l’assunzione a stomaco pieno e con piperina (pepe nero) o olio extravergine di oliva per migliorarne l’assorbimento.
La somministrazione di dosi elevate di questa spezia ( maggiori di 8 g al giorno) è stata associata in alcuni individui a sintomi come nausea, vomito e diarrea. Inoltre l’uso di curcumina è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo, litiasi biliare e patologie ostruttive delle vie biliari.

Alcuni studi hanno dimostrato che la curcumina, assunta a dosi elevate, sembri interferire con alcuni farmaci anticoagulanti come aspirina, ibuprofene, eparina e warfarina, causando effetti collaterali.

Valori nutrizionali:

100 g di curcuma contengono:

  • Calorie 354
  • Grassi 10 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Sodio 38 mg
  • Potassio 2.525 mg
  • Carboidrati 65 g
  • Fibra alimentare 21 g
  • Zucchero 3,2 g
  • Proteina 8 g
  • Vitamina C 25,9 mg
  • Calcio 183 mg
  • Ferro 41,4 mg
  • Vitamina B6 1,8 mg
  • Magnesio 193 mg

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