Cocco bello…e nutriente

cocco

Quanti di voi sono già stati al mare e hanno sentito sotto l’ombrellone il fatidico “cocco bello!!!” urlato o cantato dal venditore? E quanti ne hanno fatto una scorpacciata come merenda?

Il cocco è per noi Italiani un alimento esotico, che dopo decenni si sta diffondendo come ingrediente in diverse preparazioni culinarie, non soltanto da mangiare a fette in spiaggia.

Innanzitutto bisogna specificare che il cocco non è una “noce” come spesso viene definita, ma una drupa, ovvero il frutto carnoso della pianta del cocco, appartenente alla famiglia delle Palme,  originaria del Sud-Est Asiatico, che cresce in quasi tutti i Paesi Tropicali come Indonesia, Filippine, Thailandia, Sri Lanka e Messico.

Le parti commestibili del cocco sono la polpa chiamata anche copra o noce di cocco, e l’acqua contenuta proprio all’interno della cavità, un liquido bianco opalino, zuccherino e rinfrescante. Da non confondere con il latte di cocco, che invece si ottiene dalla macinazione della polpa, pressata e poi filtrata con o senza aggiunta di acqua.

Proprietà nutrizionali

Il valore nutritivo varia a seconda della modalità in cui si consuma: polpa fresca o disidratata, latte o acqua, come mostrano i dati riportati nella seguente tabella.

  Polpa cruda Polpa essiccata Latte di cocco Acqua di cocco
Proteine 1,7 3,5 4,6 1,8
Grassi 16,8 32,3 48,2 0,5
Zuccheri 7,6 12,2 6,3 9,4
Fibre 4,5 2,6    
  Per 50gr Per 250ml

Rispetto ad altre tipologie di frutto, anche esotico, il cocco si distingue per l’apporto di grassi; se consideriamo la polpa essiccata, quella che più comunemente diffusa, il quantitativo di grassi è pari a 64gr su 100gr! Di conseguenza, è un alimento molto calorico, il cui consumo deve essere occasionale se si sta seguendo una dieta ipocalorica, o almeno limitato nelle quantità.

In diete vegetariane o vegane, nelle quali si consumano al posto del latte vaccino latti vegetali, il latte di cocco non sempre può essere una scelta idonea, soprattutto se si sta seguendo un regime dietetico a scopo dimagrante: apporta 48gr di grassi per 250ml, ovvero una tazza grande. Bisogna quindi ridurre le quantità e non consumarlo quotidianamente, piuttosto optare per tipologie differenti di latte, come quello di avena, decisamente meno calorico e povero in grassi.

Fermo restando che, considerate le calorie, non bisognerebbe esagerare con il consumo di cocco, almeno non quotidianamente, può essere considerato uno spuntino ideale quando si ha bisogno di energie, soprattutto per bambini e sportivi. E’ infatti una buona fonte, oltre che di grassi e zuccheri, anche di potassio, magnesio, ferro e zinco, ed è inoltre ricco di fibre.

Dalla polpa del cocco si ricava inoltre l’olio di copra, che viene utilizzato sia direttamente che trasformato in burro. E’ un olio molto diverso da quello di oliva, tipico dei Paesi del Mediterraneo, in quanto contiene per lo più acidi grassi saturi, motivo per il quale resta solido a temperatura ambiente.

Viene utilizzato soprattutto nell’industria alimentare, in pasticceria e confetteria, oppure per friggere. Per le sue proprietà lenitive è usato anche nell’industria cosmetica, per produrre saponi, shampi, latti detergenti e creme.

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