Un noto proverbio recita che “una tira l’altra”, indicando così il tradizionale modo di consumarle, dolci e succose tipiche della stagione primavera-estate le ciliegie sono il frutto dell’albero del ciliegio.
Dalla drupa ovoidale, tondeggiante o cuoriforme, di circa 1-2 cm di diametro; di colore tipicamente rosso, può spaziare tuttavia a seconda della varietà: generalmente, le varietà a polpa tenera presentano un colore rosso cupo, mentre quelle a polpa dura tendono ad avere una colorazione più chiara.
Il ciliegio si può dividere essenzialmente in due specie diverse: il ciliegio a frutto dolce (Prunus o Cerasus avium), ripartito in duracine e tenerine, e il ciliegio a frutto acido (Prunus cerasus). Le duracine, dette anche duroni, sono piante di notevole sviluppo che possono raggiungere anche i 20 m d’altezza, mentre le tenerine sono piante di dimensioni più ridotte e con una crescita più lenta. Nelle duracine, i frutti hanno la polpa dura e croccante che può essere, secondo la varietà, bianca, rossa o nerastra. Le tenerine invece hanno la polpa molle e molto succosa solitamente rossa o nera.
Anche il ciliegio
acido si distingue in diverse categorie: le amarene,
le visciole e le marasche.
Le amarene sono piante di scarso sviluppo con rami
pendenti e foglie piccole, i frutti sono di color rosso intenso con
sia polpa che succo chiari; il gusto è acidulo. Le visciole hanno
i rami dritti con foglie molto grandi, i frutti sono di color rosso brillante
come la polpa e il succo, hanno sapore dolciastro perciò sono utilizzate anche
per il consumo fresco e per produrre marmellate. Infine le marasche sono
piante di taglia piccola come anche le foglie e i frutti, i quali sono usati
dall’industria per la produzione di liquori.
La raccolta, normalmente manuale, avviene infatti nel periodo che va dagli ultimi giorni di maggio fino ai primi di luglio.
Proprietà nutrizionali
La composizione dei principi nutritivi non cambia molto da una varietà all’altra. Oltre alle vitamine A e B, troviamo proteine, sali minerali di calcio, magnesio, ferro. Presenti anche sostanze antiossidanti, principalmente antociani. Le ciliegie sono ricche di zuccheri ma con un minimo apporto calorico, appena 38 calorie ogni 100 grammi, ideali quindi per una dieta ipocalorica. Presentano inoltre un buon assortimento di acidi organici ed una discreta quantità di potassio. Contengono levulosio, uno zucchero adatto anche agli obesi e ai diabetici. Il fatto che siano praticamente prive di grassi e proteine le rende quindi uno spuntino sano e poco calorico.
Vediamo ora le sue proprietà nutrizionali:
- Acqua: 86.2 g
- Proteine: 0.8 g
- Lipidi: 0.8 g
- Zuccheri semplici: 9 g
- Kcal: 38
- Potassio: 229 mg
- Calcio: 30 mg
La presenza di antocianine, potenti antiossidanti, rende questi frutti un importante alleato nel bloccare l’accumulo di depositi lipidici nelle arterie e nel combattere l’azione dei radicali liberi. Inoltre sono utili contro infiammazioni e dolori alle articolazioni. Le ciliegie sono diuretiche, aiutano a depurare il fegato e favoriscono il buon sonno.
Gli studiosi ipotizzano che questo alimento contenga l’aminoacido triptofano, amico del sonno. Sono dissetanti e, infine, aiutano chi soffre di stipsi. Grazie al buon contenuto di potassio, sono consigliate nella dieta per ipertensione,mentre le fibre delle quali sono ricche aiutano nelle diete dimagranti.
Uno studio americano pubblicato dal Journal of Nutrition, attribuisce alle ciliegie importanti effetti terapeutici nei confronti delle infiammazioni alle articolazioni. Secondo la ricerca, fare colazione al mattino con 45 ciliegie fresche abbassa il rischio di sviluppare l’infiammazione. Un altro studio della Michigan State University, evidenzia come una dieta ricca di ciliegie riduca gli attacchi di cuore e le malattie cardiovascolari. I gustosi frutti rossi sono inoltre depurativi del sangue e disintossicanti, drenanti del fegato e delle tossine, antinfettivi, antibatterici e lassativi.
Sono sconsigliate a chi soffre di sindrome del colon irritabile. Hanno un effetto lassativo, quini mangiarne in abbondanza può provocare mal di pancia e diarrea. Sono ipotensive, dunque chi soffre di pressione bassa è meglio che non ne abusi.
Consigli
Ai bambini vanno date con cautela, possibilmente sopra i due anni d’età; possono infatti dare problemi digestivi e bisogna fare attenzione che il nocciolo non venga ingerito o, peggio, masticato, dato che può liberare quantità pericolose di acido cianidrico.
La ciliegia può essere utilizzata anche in modi differenti, oltre che come semplice frutto. Ad esempio per la preparazione di marmellate, sciroppi, succhi, canditi, sorbetti e liquori: l’infusione distillata di questi frutti, soprattutto delle marasche, offre infatti un liquore bianco di antica tradizione, il maraschino, prodotto quasi esclusivamente in Italia. Altri liquori sono il Kirsch tedesco, il Cherry Brandy e la Ratafìa, di tradizione biellese.