Cavolfiore: proprietà e benefici

Il cavolfiore appartiene alla famiglia delle Brassicaceae o Cruciferae; questo nome deriva dalla forma del fiore della pianta che è formato, di solito, da quattro petali e ricorda perciò una croce. Precisamente, il cavolfiore è una varietà del cavolo, caratterizzata da una infiorescenza (testa) che può assumere varie colorazioni in base ai pigmenti presenti all’interno: bianca, verde, arancione, viola. Il cavolfiore è un ortaggio tipico della stagione invernale ed essendo ricco di sostanze nutritive e benefiche per l’organismo, se ne consiglia il consumo almeno 2 volte la settimana. Inoltre, ha un basso contenuto calorico (100g di prodotto apportano solo 25kcal), ideale per diete dimagranti. 

Proprietà del cavolfiore 

È un’ottima fonte di minerali e vitamine, come: magnesio, potassio, calcio, fosforo, ferro, acido folico e vitamina A e C. Contiene molti principi attivi con funzione antinfiammatoria, antiossidante e antibatterica; inoltre, diversi studi scientifici attribuiscono al cavolfiore proprietà antitumorali (in particolare contro il tumore di colon e prostata), grazie alla ricca presenza di flavoni e indoli (antiossidanti) che contrastano l’azione degenerativa dei radicali liberi. Secondo questi studi infatti, una alimentazione ricca di cavolfiore, cavoli, broccoli, cavoletti di bruxell (tutti appartenenti alla famiglia delle Brassicaceae) abbasserebbero il rischio di insorgenza tumorale del 49%. Il cavolfiore è molto utile anche nel caso di diabete perché i suoi componenti nutritivi regolano la glicemia; stimola la funzione della tiroide; aiuta a regolare il battito cardiaco e, di conseguenza, la pressione arteriosa; sembra, inoltre, essere d’aiuto nella cura dell’ulcera e dell’anemia.  

Valori nutrizionali 

Come già accennato è un ortaggio ipocalorico, inoltre in 100g di prodotto troviamo: 

4,4g carboidrati 

3,9g zuccheri 

5,30g proteine 

0,30g grassi 

2,4g fibra 

Cavolfiore in cucina 

È importante saper scegliere un cavolfiore fresco, prima di comprarlo, per poter beneficiare di tutte le sue proprietà. Deve essere chiuso e compatto, senza macchie scure (indice di cattiva e prolungata conservazione), e le foglie intorno devono essere croccanti e bene avvolgenti l’inflorescenza. Un cavolfiore fresco, una volta acquistato, può essere conservato in frigorifero fino a 10 giorni; se invece viene cotto la sua conservazione di riduce a 2 giorni. Il cavolfiore si consuma, di solito, bollito o cotto a vapore, gratinato al forno o come condimento per la pasta, ma si possono anche mangiare crudi ad insalata. Purtroppo durante la cottura si diffonde il suo caratteristico odore sgradevole che però, può essere ridotto ponendo sulla pentola un pezzo di pane raffermo bagnato precedentemente nell’aceto. 

Curiosità sul cavolfiore 

Dal detto “i bambini nascono sotto i cavoli” intorno alla metà degli anni ’80, fu inventata una serie di bambole, chiamate Cabbage Patch Kids, che avevano la caratteristica, appunto, di spuntare fuori proprio dai cavoli. Erano una diversa dall’altra, era impossibile trovare due bambole uguale (ideale per i collezionisti più accaniti!), e nella confezione avevano anche il certificato di nascita con tutti i dettagli anagrafici. Oggi, in Italia sono praticamente introvabili, mentre in America sono ancora abbastanza diffuse. 

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