Albicocche: il frutto amico della pelle

I principi nutritivi presenti nelle albicocche, questi frutti dolci e vellutati, sono soprattutto betacarotenelicopene; sostanze che ostacolano il processo mediante cui si formano le lipoproteine a bassa densità o colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”), aumentando contemporaneamente i livelli di quello buono svolgendo un’azione protettiva verso il cuore. Una buona quantità di potassio, inoltre, aiuta a regolare il battito cardiaco.

Esse sono alimenti ad alto contenuto di fibre, utili per dimagrire e tenere sotto controllo l’iperglicemia.  Hanno inoltre un forte potere antiossidante, dovuto alla vitamina A, che contribuisce ad arginare gli effetti dei radicali liberi.

Sappiamo bene quanto sono preziose le vitamine per gli occhi, e l’albicocca è un esempio di come ciò si traduca nella pratica (grazie sempre all’alto contenuto di  vitamina A).

Protegge, dunque, questi preziosi organi, mantenendoli sani. Questa sostanza è utile anche per la salute della pelle, poiché stimola la produzione di melanina, per questa ragione: l’olio essenziale di albicocca è in grado di contrastare la psoriasi, dato che alcuni studi dimostrano come riesca a indurre la morte per apoptosi delle cellule malate.

Il buon contenuto di fibra, inoltre, contribuisce alla salute ed al buon funzionamento del sistema digerente, favorendo la digestione e la formazione ed eliminazione delle feci pertanto è utile in caso di problemi digestivi e stitichezza. Così come è da ricordare il fatto che la fibra aumenti il senso di sazietà e ritardi l’appetito, per cui, tenendo conto anche del basso apporto calorico, è certamente un frutto consigliato per perdere peso.

Questo frutto è prezioso anche per anziani, bambini e persone che si trovano in convalescenza, per via del buon contenuto di ferro che, è per lo più ferro non-eme che viene assorbito più lentamente.

Le albicocche, inoltre, sono ricche di catechine, flavonoidi in grado di inibire alcuni enzimi coinvolti nella genesi del processo infiammatorio. In tal senso sono utili in particolare contro la colite ulcerosa, una patologia infiammatoria intestinale, e contro i danni che l’infiammazione può causare sui vasi sanguigni.

Non vanno dimenticate poi le proprietà utili allo sviluppo e al corretto funzionamento di ossa, muscoli e del sistema nervoso, nonché del fegato dato che, l’albicocca sembra essere in grado di rigenerare le cellule epatiche.

Vengono commercializzate fresche, essiccate provenienti da Turchia, Iran, California o Sudafrica, sotto spirito, sciroppate, o trasformate in succhi o confetture. Per godere appieno delle proprietà descritte però, sarebbe meglio consumare il frutto fresco, ma seguendo alcuni accorgimenti.

Alcuni consigli

In primo luogo, è bene prestare particolare attenzione al grado di maturazione quando vengono acquistate, attenzione a non comprare i frutti acerbi i quali, una volta staccati dall’albero, restano tali sempre poiché la maturazione si blocca inesorabilmente. Scegliere quindi albicocche morbide e profumate, con buccia liscia e vellutata.

Le albicocche acerbe si riconoscono perché sono particolarmente dure e con tinte verdi. Evitate, dunque, sempre i frutti ammaccati o con la buccia che presenta tagli evidenti o muffe.

Le albicocche fresche e mature possono essere conservate in frigorifero in un contenitore di plastica per un massimo di 2 giorni. Quelle lievemente acerbe possono essere poste in un sacchetto a temperatura ambiente per 2-3 giorni e poi in frigorifero, al fine di farle maturare, ma solo lievemente (come detto prima la maturazione termina al momento di distacco dall’albero).

In cucina, sono un ingrediente molto comune nella preparazione di dolci di vario tipo: tagliate a cubetti o a fettine per decorare, dimezzate per crostate, in gelatina per farcire o glassare. Il nocciolo, è invece impiegato spesso per la preparazione di amaretti e liquori.

L’albicocca non presenta particolari controindicazioni se non leggere proprietà lassative, conferite dalla presenza di sorbitolo. Tale effetto però si manifesta solo in caso di consumo abbondante. A livello digerente sono però sconsigliate in caso di ulcera gastroduodenale e gastroenterocolite, mentre alcune persone possono poi manifestare allergie verso questo frutto.

È importante prestare particolare attenzione anche in caso di allergie a graminacee o betulla, poiché spesso si può risultare allergici anche alle albicocche per effetto di una forma di allergia crociata tra frutta e pollini. Sconsigliate anche per chi soffre di calcoli renali.

Per quanto riguarda le albicocche secche, va segnalata la presenza di solfiti (composti contenenti zolfo che vengono aggiunti alla frutta essiccata come conservanti per prevenire l’ossidazione e lo sbiancamento dei frutti), che possono provocare effetti indesiderati a livello respiratorio nelle persone sensibili appunto ai solfiti, e in tutti coloro che soffrono d’asma (si può però evitare il problema acquistando frutti di origine biologica).

Valori nutrizionali 

100 g di albicocche contengono 48 calorie.

Inoltre, per 100 g di prodotto abbiamo:

  • Lipidi 0,4 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Sodio 1 mg
  • Potassio 259 mg
  • Glucidi 11 g
  • Fibra alimentare 2 g
  • Zucchero 9 g
  • Proteine 1,4 g
  • Vitamina A 1.926 IU
  • Vitamina C 10 mg
  • Calcio 13 mg
  • Ferro 0,4 mg
  • Magnesio 10 mg

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